Scarpetta al ragù: la pausa pranzo di Napoli!

"L'idea mi è venuta a tavola con mia nonna. Abbiamo ricordato la domenica quando lei veniva a casa e mi serviva la sua complicità per affondare la fetta nel pentolone quando mamma era distratta …" Ha dichiarato Manuela Mirabile, titolare del ristorante Tandem, al quotidiano il Mondo.
E chi non si immedesima in questa scena che si consuma almeno una volta alla settimana in molte famiglie italiane? La pentola con il ragù che bolle - almeno 4 ore sostengono i “fondamentalisti” – e la tentazione di tuffare il pane per assaggiare la salsa che, prima o poi, ricoprirà un bel piatto di pasta …
Mentre a tavola questo gesto goloso viene concesso più o meno ufficialmente, con l’idea di questa ristoratrice napoletana, cade il tabù di “fare scarpetta” al ristorante. E ai clienti viene proposta come pausa pranzo, o aperitivo, da consumare come un gioco, magari sfidandosi a chi è più veloce nell'inzuppare il pane.
“Chi mangia rapidamente paga soltanto un euro”, spiega Mirabile. La tariffa poi aumenta di 1 euro al minuto fino alla consumazione del piatto al completo!
E a giudicare da questo video, il ragù che arriva in tavola in piatti scenografici non è soltanto bello da guardare, ma anche molto buono da gustare!
E se 4 ore per cuocere il sugo vi sembrano troppe - e vivete agli antipodi del capoluogo partenopeo - la nostra proposta è: provate a fare scarpetta con uno dei nostri ragù!