Zuppa Imperiale
Dalla tradizione emiliano-romagnola, una minestra liquida che si presenta sontuosa già dal nome. Cubetti di uova e semolino immersi in un corroborante brodo caldo: la Zuppa Imperiale è la pietanza delle feste, ma anche una calda coccola per la stagione fredda.
Preparazione
In una ciotola versate il semolino e il Parmigiano grattugiato, unite le uova sbattute, il burro fuso e il sale, aromatizzate con una grattugiata di noce moscata e mescolate il tutto con una frusta.
Imburrate una teglia 30x20cm e foderatela con carta da forno, trasferite l’impasto nella teglia e livellatelo con il dorso di un cucchiaio per compattarlo.
Cuocete il composto in forno statico preriscaldato a 180° per 35 minuti. A cottura ultimata, sfornate il composto e lasciatelo raffreddare, poi rovesciate la teglia su un tagliere e tagliatelo in cubetti di circa 1x1 cm.
Mettete i cubetti nel piatto e versatevi sopra il brodo caldo: la vostra zuppa imperiale è pronta!
Una ricetta originale delle feste
La Zuppa Imperiale è un piatto tipico delle feste come il Natale e la Pasqua, diffuso in particolare in Emilia Romagna. Una ricetta molto simile si trova nelle Marche, dove si chiama Pasta Reale. Si inscrive nella tradizione italiana di mangiare piatti energetici composti con le uova e irrorati con un caldo brodo di carne.
Le origini nobili
Il nome “imperiale” secondo gli storici deriva dalla presenza in Emilia di Maria Luigia D’Asburgo Lorena, duchessa di Parma 1814 al 1847 (dopo esser stata moglie di Napoleone e quindi imperatrice). Pare sia stata lei a introdurre un adattamento della minestra austriaca Krinofel.
Noce moscata: il profumo dei tortellini
La noce moscata è una spezia largamente diffusa nella cucina italiana e in particolare in quella emiliana: la troviamo nei tortellini, nei passatelli, qualcuno la mette anche nel ragù bolognese (è una variante ammessa anche dalla ricetta depositata dell'Accademia Italiana della Cucina). È originaria di paesi caldi come l’Indonesia e la Malesia, ma attenzione: è sempre meglio grattuggiarla fresca.
Domande frequenti:
Parmigiano o Grana?
Si trovano varianti della Zuppa Imperiale sia con il Parmigiano Reggiano Dop, che con il Grana Padano Dop. Sono due eccellenze della produzione casearia provenienti dall’Emilia Romagna e dalle regioni limitrofe. In entrambi i casi, attenzione alla stagionatura: l’ideale è fra i 18 e i 24 mesi. Se è meno sarà troppo morbido e con il calore del brodo rischia di filare; se è di più il formaggio potrebbe risultare troppo sapido.
Si può conservare?
Non è consigliabile conservare il piatto già irrorato con il brodo, però i cubetti possono essere preparati in anticipo e conservati in frigorifero (fino a due giorni). Se ne avete preparati troppi, possono essere anche surgelati.
Quante calorie?
Non è certamente un piatto dietetico, come tutti i piatti delle feste. Eppure, se lo consideriamo come un piatto unico, che sazia perché parecchio energetico (non manca di proteine e grassi), è uno strappo alla regola che si può fare. Con questa ricetta sono calcolate 437kCal per persona, ma attenzione ai grassi!