sana e genuina è arrivata viva e vegeta fino ai giorni nostri, portando con sé piccole modifiche in ogni regione.
Stracciatella in brodo, una ricetta rapida e leggera
Il mix di uova, pangrattato, formaggio, noce moscata, sale e pepe, che vi spieghiamo come preparare, si butta direttamente nel brodo caldo e la cena è pronta in pochi minuti; la soluzione ideale per quelle volte in cui si cerca un primo veloce, oppure si desidera mantenere il peso forma mangiando piatti con poche calorie.
Questa minestra, nata dalla necessità di riutilizzare il brodo in maniera ottimale, viene servita ancora oggi a tavola durante le festività natalizie, soprattutto come antipasto caldo, per preparare la via ai ricchi pranzi e cene tradizionali dell’Italia Centrale.
Varianti di preparazione della minestra stracciatella
Se volete aggiungere un tocco in più alla vostra stracciatella in brodo, potete arricchirla con una spolverata di prezzemolo tritato.
In alternativa, potete aggiungere un po’ di buccia grattugiata di limone non trattato. Ricordate di controllare sempre che si tratti di limone al naturale quando utilizzate la buccia grattugiata.
Se preferite, potete realizzare un’ottima stracciatella alla romana anche con del brodo di carne, anziché il brodo di verdure suggerito negli ingredienti della ricetta: otterrete una minestra meno leggera, ma più saporita.
Curiosità sulla stracciatella
Questa ricetta esiste in molte versioni, ma quella più nota è certamente quella romana, tant’è che è nota anche come stracciatella alla romana. Tuttavia, è diffusa anche in altre regioni del centro Italia, tant’è che troveremo anche la stracciatella in brodo marchigiana (nelle versioni anconetana e pesarese) oppure quella umbra.
In generale, sono numerose le ricette di minestre contadine che prevedono una pastella di uovo e altri ingredienti immersi nel brodo bollente, infatti anche in altri paesi vi sono tradizioni analoghe alla minestra stracciatella: ad esempio, in Baviera, una minestra simile viene realizzata con il semolino, mentre in Istria c’è la ricetta della “pasta butada”, probabilmente influenzata dalla cucina italiana, realizzata con una pastella di farina, uovo e formaggio “buttata” nel brodo bollente.
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