ma di sicuro chi li ha provati una volta resta definitivamente conquistato da questa sorta di pasta, di antichissime origini, che assorbe deliziosi sughi e si trasforma in un primo piatto veloce da portare in tavola nella vita di tutti i giorni. I testaroli al pesto, dunque, sono la nostra proposta di oggi ma prima di passare alla preparazione, vediamo più nel dettaglio i protagonisti di questa ricetta.
Acqua, sale e farina: ecco gli ingredienti dei testaroli. Ingredienti umili, come umili sono le origini di questa sorta di pane o focaccina che viene fatta risalire ai tempi dei Romani. I testaroli sono originari della Lunigiana, in particolare dell'area dell'antica Luni, dove i fornai ancora oggi li impastano e li cuociono ogni giorno. Lo fanno come vuole la tradizione, vale a dire nei "testi", degli utensili di ghisa che vengono scaldati possibilmente nelle braci di un forno a legna. Una volta cotti, si tagliano dando loro una forma a losanga, si buttano nell'acqua calda e in pochi minuti sono pronti per accogliere la salsa: generalmente ragù, sugo di funghi, sugo ai formaggi o pesto.
Una delle caratteristiche dei testaroli è la porosità che consente loro di assorbire perfettamente i vari condimenti. I testaroli, che oggi si possono trovare già pronti all'uso, vanno quindi a nozze con il pesto, una salsa che si integra perfettamente con questo preparato a base di grano oppure di farro, il cereale usato nella sua versione originaria.
Per portare in tavola un saporito piatto di testaroli al pesto, vi suggeriamo ora di leggere la nostra ricetta e seguire i nostri consigli di decorazione e presentazione.

Per condire i testaroli abbiamo usato il Tigullio GranPesto alla Genovese, uno dei più profumati, che utilizza, appunto, basilico fresco attenendosi alla famosa ricetta ligure. Tuttavia, essendo questo un piatto molto semplice, abbiamo pensato di arricchirlo un po', ed è a questo proposito che vi suggeriamo una presentazione originale.
Per ottenere l'effetto desiderato non ci vorrà molto e vi assicuriamo che il risultato sarà spettacolare, tanto da poter usare questo piatto per un pranzo o una cena sfiziosi. A parte, grattate del parmigiano e con questo preparate delle cialdine da scaldare nel forno, come vi suggeriamo nei passi della ricetta.
Per la decorazione, completate con i semi di papavero da cuocere in forno assieme al parmigiano. Molto usati nei ripieni o nelle decorazioni, i semi di papavero hanno un sapore solitamente apprezzato da tutti. Se anche voi siete fan di questi semi dal colore scuro, vi suggeriamo alcune ricette da leggere e mettere in serbo. Potrete comporre un antipasto, la crema di cavolo rosso con semi di papavero, un primo invernale e caldo, la vellutata di porri e semi di papavero e un secondo, la tartare di carne e zucchine.