Timballo di pasta al pesto

La pasta è il primo piatto indispensabile, o quasi, per tutta la famiglia. Ma puntare su una portata semplice e rapida non vuol dire portare in tavola un piatto imbastito in quattro e quattr’otto e condito sempre con la stessa salsa.

Proviamo a variare almeno nella forma: oggi  portiamo in tavola un timballo di pasta con pesto.

  • 20 - 40 min
  • facile
  • 4 persone
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Preparazione Timballo di pasta al pesto

  1. Mettete una pentola con abbondante acqua e un pizzico di sale sul fuoco. Quando l'acqua bolle, buttate i fusilli. Una volta trascorso il tempo necessario, scolate la pasta al dente.

  2. Versatela in una ciotola, unite le uova e condite con il Tigullio Pomodori Secchi e Pistacchi.

  3. Oliate delle pirofile monoporzione e versate in ciascuna del pangrattato. Unite la pasta condita anche con un pizzico di pepe e ricoprite con scaglie di provola. Fate cuocere in forno a 180° C per 15 min. Servite guarnendo con altre fettine sottili di provola.

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Consigli per cucinare Timballo di pasta al pesto

Se hai già dato un’occhiata alla ricetta del timballo di pasta al pesto, ti sarai già accorta di quanto sia facile preparare questi primo piatto gustoso. Non bisogna quindi farsi spaventare dal nome altisonante della preparazione, visto che il timballo non è altro che pasta condita e cotta una seconda volta nel forno.

L’importante è cuocere la pasta molto al dente, prima di condire il timballo con una salsa appetitosa come quella ai Pomodori Secchi e Pistacchi, che regala al piatto colore e un sapore stuzzicante. Infine, invece di chiudere il timballo di pasta con la sfoglia, abbiamo optato per un’idea furba, scenografica e molto saporita. La provola a fette sottili crea l’effetto copertura desiderato e, intanto, regala l’effetto filante che ci si aspetta quando viene tagliata a dadini e mescolata negli ingredienti della ricetta del timballo di pasta classico.

Timballo vs pasta al forno

Il nome timballo viene dal francese tamballe che un tempo significava tamburo. Venne ripreso nella cucina italiana del centro e del sud Italia per identificare la forma a tamburo dello stampo che doveva contenere la pasta oppure il riso utilizzati per le ricette da cuocere nel forno. La differenza tra il timballo e la pasta al forno è racchiusa proprio qui, in questo contenitore a tamburo, alto e rotondo, dentro il quale si cuoce e si serve il piatto.

Con questo stampo si possono creare diversi timballi, dal famoso timballo di riso alle versioni con formati di pasta di ogni genere, da condire e arricchire con carne, pesce, formaggi, salse o qualsiasi altro ingrediente. La pasta al forno, invece, è preparata rigorosamente con la pasta secca, e cotta al forno in una teglia.

Varianti della ricetta

Volendo, il timballo di pasta può anche essere avvolto in un guscio di pasta, che può essere sfoglia, frolla o brisée, spennellato con l’uovo e poi cotto in forno, per aggiungere un tocco croccante che rende il piatto ancora più originale e differente dalla pasta al forno.

Tra le varianti famose della classica ricetta del timballo di pasta c’è il timballo di maccheroni, tipico della cucina napoletana, un piatto della tradizione ricco di ragù, mozzarella e frattaglie che si serve nei pranzi delle feste. Un’altra bella idea è trasformare un primo piatto appetitoso come la pasta al forno radicchio e speck in un timballo di pasta molto scenografico: basta semplicemente trasferire la ricetta in contenitori monoporzione da timballo, foderati con un disco di pasta brisé bucherellata e poi una volta coperti dal ripieno di pasta, chiusi da un secondo disco di sfoglia. Una volta sigillati insieme i bordi dei due dischi, bisogna solo forare il centro con un buco che permetta al vapore di fuoriuscire così da rendere il risultato croccante e spennellare con l’uovo il timballo di pasta prima di infornare.